martial raysse
Nato a Golfe Juan (Francia) il 12 febbraio 1936
Studia lettere, in seguito abbandona gli studi per dedicarsi alla pittura. 1955. A Nizza fa amicizia con Arman e Ben Vautier. Primi quadri e sculture. 1957. A Nizza in luglio Les peintres de vingt ans dove espone dei Poèmes-objets e dei mobiles. 1958. Prima esposizione personale a Beaulieu-sur-mer. 1958-59. Due esposizioni personali a Parigi (Galerie Longchamp, Galerie d’Egmont). Elaborazione della sua Hygiène de la vision. Affascinato dall’invasione dei nuovi materiali di consumo in pvc, rimette tutta la sua carriera in discussione, esplora ogni sorta di magazzino e supermercato alla ricerca dei più svariati e colorati oggetti in materia plastica. 1960. Immagina con Yves Klein e Arman, un "asse" Nizza-Los Angeles-Tokyo, per superare i "centri" dominatori dell'arte Parigi e New York. Inizio della sua partecipazione a tutte le manifestazioni del Nouveau Réalisme di cui firma la dichiarazione costitutiva. 1961. Espone con Arman, alla galleria Schwarz di Milano. L’esposizione Hygiène de la vision viene mostrata alla Biennale des Jeunes a Parigi. Espone a The Art of Assemblage al M.O.M.A. di New York, in seguito al Dallas Museum for Contemporary Art e al San Francisco Museum of Art. In luglio a Nizza: Primo festival del Nouveau Réalisme alla Galerie Muratore, mostra del movimento dove Raysse espone un ambiente-vetrina. 1962. In giugno espone alla galleria Schmela a Düsseldorf i primi assemblages di donne su specchi. In agosto, in occasione di Dylaby allo Stedelijk Museum di Amsterdam, realizza l’environnement The Raysse Beach in seguito esposto anche alla Iolas Gallery di New York. Collages et objets organizzata da Alain Jouffroy e Robert Lebel, Galerie du Cercle, Parigi. Utilizzazione di montaggi fotografici ritagliati, associati a serigrafie. Introduzione dei neon nelle sue opere. 1963. In gennaio, Mirrors and Portraits alla Dwan Gallery di Los Angeles poi ai De Young Museum di San Francisco. Espone una grande scultura luminosa al neon, mateniale che utilizzera per altre installazioni. 1964. In maggio espone alla Dwan Gallery a Los Angeles. Giugno-luglio, Fontana, Martial Raysse, Salone Apoilinaire,Venezia. Luglio-ottobre Cinquante ans de Collage, al Musée d’Art et d’Industrie di Saint-Etienne poi al Musée des Ars Décoratifs, Parigi. Mythologies quotidiennes al Musée d’Art Moderne de Paris. Luglio-settembre, Figuration et Défiguration dans l’art al Musée des Beaux Arts di Gand. Novembre-dicembre, Made in Japan. . .Tableau horrible...Tableau de mauvais goùt, Galerie Jolas, New York poi a Parigi nel 1965. Si tratta di montaggi fotografici derivati da celebri quadri dei XIX secolo, come ad esempio Le bain turc di Ingres inserendo il neon ed utilizzando colori fosforecenti. 1965. Ripresa alla Galerie Alexandre Iolas di …Made in Japan…Tableau horrible…Tableau de mauvais goût. Arts di giugno pubblica La beauté c’est le mauvais goût, conversazione di Raysse con J.J. Lévêque. In ottobre-novembre, Prima retrospettiva Martial Raysse, maître et esclave de l’imagination allo Stedelijk Museum di Amsterdam. 1966. Partecipa alla XXXIII Biennale di Venezia, al padiglione francese. Vince il premio speciale riservato agli artisti under 45. In collaborazione con Tinguely e Saint-Phalle esegue scenari e costumi per L’Eloge de la folie , balletto di Roland Petit messo in scena al Théatre des Champs-Elysées. Primi Tableaux à géométrie variable. Questi ritratti femminili sono ottenuti mediante giustapposizione di pannelli assemblati in ordine sparso. Per l’artista questi volti evocano "la nostra esistenza in cui tutti gli elementi sono profondamente etereogenei ma sono messi in coesistenza da una volontà che si confonde con la nozione stessa di vita". 1967. Esposizioni personali a Milano, Bruxelles, Parigi, Los Angeles, Colonia, Stoccolma. Cura scenario e costumi di Lost Paradise, balletto di Roland Petit messo in scena al Covent Garden, Londra e ripreso all’Opéra de Paris nei 1968. Realizzazione di due film: Jesus Cola, 35 mm a colori: Critica paranoica della società dei consumi e Portrait Electro Machin Chose, 16 mm a colori. Alla Galerie Iolas di Parigi Identité, maintenant vous êtes un Martial Raysse, dove lo spettatore viene preso "ostaggio" da una telecamera e monitor televisivi. 1968. Realizzazione del film Homero Presto, 35 mm,colore: dove viene descritta l’odissea di Omero applicando i metodi di consumo immediato. In marzo, Films, Galerie Claude Givaudan, Parigi. Marzo-aprile, Museum of Contemporary Art, Chicago. Nell'ambito delle manifestazioni del maggio studentesco all’Atelier populaire des Beaux-Arts realizza dei manifesti politici. Giugno-ottobre, Documenta IV a Kassel. Dicembre, Trois jours, trois Martial Raysse, alla Galerie Iolas a Parigi. Viene nominato professore all’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi. 1969. Partecipazione a numerose esposizioni collettive a New York, Pittori europei d’oggi (Jewish Museum). Londra, French Art since 1900 (Royal Academy of Arts). Berna, Pläne und Projekte als Kunst (Kunsthalle). Parigi, Peintres européens d’aujourd’hui (Musée des Arts Decoratifs). In settembre-ottobre, Une forme en liberté alla Galerie Der Spiegel di Colonia poi Galerie Iolas a Parigi (in seguito a New York nel 1970). Attraverso l’eliminazione successiva di ogni aneddoto, le ricerche precedenti sul viso femminile giungono ad una riflessione sull’indipendenza della forma di fronte "alle contingenze della sua rappresentazione" qualunque sia il suo formato e il materiale-supporto (cartone, metallo, carta); si resta nel quadro delle ricerche trattate in Hygiène de la vision. Realizzazione del film Camembert Martial Extra-doux, 16 mm a colori. Realizza scene e costumi di Votre Faust, opera di Henri Pousseur e Michel Butor messa in scena alla Piccola Scala a Milano. In ottobre-novembre retrospettiva Martial Raysse, opere ed oggetti alla Galleria Nazionale di Praga. 1970. Partecipazione al decimo anniversario del Nouveau Réalisme a Milano. Esposizione Oued Laou, Modem Art Museum, Monaco. Film: Le Grand départ 35 mm, colore. Ritiratosi dal circuito artistico, dà alla sua opera un nuovo orientamento. 1971. Creazione di P.I.G, gruppo che produrrà fino al 1973 regolarmente disegni, dipinti, foto, giornali. Film Pig Music B/N e colore. 1972. In aprile alla Galerie Iolas, Parigi: Six images calmes, sérigraphies et objets. Questa serie di piccole (60 x 75) immagini edoniste segna il ritorno di Martial Raysse alla natura. 1973. S’installa a Ussy-sur-Marne et comincia a disegnare e a dipingere la serie Loco Bello. 1974. Maggio-giugno, Coco Mato, esposizione organizzata da Gilles Raysse a Parigi, rue du Dragon. Ne sculture, ne oggetti, ne assemblaggi, le cose di Coco Mato (nome di un fungo allucinogeno) sono composte da ogni sorta di materiali eterocliti (piume, spaghi, terra). Questi sono mezzi di meditazione ed anche strumenti di comunicazione. Questa ricerca si inscrive nel contesto delle esperienze comunitarie d'inizio anni settanta. 1975. Sic transit gloria mundi, galerie Benator, Ginevra. Neue Bilder und Zeichnungen, Galerie der Spiegel, Colonia. 1976. Giugno. Loco Bello Galerie Finkler, Parigi. Risultato di tre anni di lavoro. Questi disegni, pastelli, acquarelli e sculture affrontano dei temi rupestri o dionisiaci talvolta con una certa dose di humour. Testi-Poemi di Raysse nel piccolo libro-catalogo. Luglio-settembre, XXXVII Biennale di Venezia. Film Lotel des Folles Fatmas 25 minuti. 1977. Paris-New York, Centre Georges Pompidou. Documenta 6, Kassel. 1978. In novembre, esposizione alla galleria Flinker, Parigi: Spelunca vedute della campagna italiana nella quale si avvicendano eroi antichi e semidei greci in scene casuali che obbediscono ad una logica propriamente pittorica. Video: Intro-Muros e La petite Danse. 1979. La petite maison, serie di piccoli dipinti ad acquerello su carta: Rappresentazione del decoro interno della casa attraverso diversi elementi come la porta, lo specchio, il camino. 1980. Giugno-luglio, Douze dessins, un jardin au bord de la lune Galerie Claude Givaudan, Ginevra. Film: Intra Muros, B/N e colore, 12 mm. iniziato nel 1977 e La petite danse, 15 mm. iniziato nel 1978. 1981. Febbraio-marzo, Martial Raysse 1970-1980, esposizione al Centre Georges Pompidou, Parigi. 1982. Giugno. Biennale di Venezia. Retrospettiva Martial Raysse à Antibes, Château Grimaldi Musée Picasso, vengono presentate le opere recenti (1980-1982) in particolare dei nudi. 1984. Dessins, Esposizione personale alla galleria Karl Flinker a Parigi. |
Foto di gruppo scattata in occasione dell'esposizione Made in Japan. . .Tableau horrible...Tableau de mauvais goùt alla Galerie Alexander Iolas, Parigi, giugno 1965. Dall'alto in basso e da sinistra verso destra. Martial Raysse, France Raysse, Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle, Brooks Jackson, Bénédicte Pesle, Rotraut Klein, Alexandre Iolas e André Mourgues. Photo pubblicata in Vogue, agosto 1965.
Lo scritto Pierre Restany Martial Raysse e l’igiene della visione A trent’anni Martial Raysse (nato nel 1936 a Golfe-Juan) è già il prodigio della pittura francese, l’outsider che batte i veterani sul traguardo. La sua carriera, legata strettamente agli sviluppi della sua opera, è stata folgorante: è iniziata nel 1960 e tutto si è svolto tra Nizza, Los Angeles e New York. Parigi l’ha consacrato in ritardo e tramite una galleria americana operante in Francia, la galleria Jolas. In seguito alla sensazionale retrospettiva organizzata dallo Stedelijk Museum di Amsterdam nell’ottobre del 1965, il Tout-Paris dell’arte gli ha decretato un vero trionfo nel marzo del 1966 durante la prova generale dei balletti di Roland Petit, delle cui scenografie egli era autore con Niki de Saint-Phalle e Jean Tinguely. La gloria a trent’anni! C’è di che far sognare tutti i falliti di Montparnasse. Martial Raysse ha fatto ampio uso del privilegio che è appannaggio del vero talento, nel bruciare tutte le tappe. Viene in mente Velasquez, ritrattista di Filippo IV a ventiquattro anni; Raffaello, che a venticinque anni decorava le Stanze di Giulio II, Chardin, che a ventinove anni era accolto nell’Académie. (continua) |