YVES KLEIN
Nato a Nizza nel 1928
deceduto a Parigi il 6 giugno 1962 1944-46. Studia alla Scuola Nazionale della Marina Mercantile ed alla Scuola di Lingue Orientali di Nizza. E’ successivamente libraio a Nizza. Suona nell’orchestra Jazz di Claude Luther a Parigi. 1947. A Nizza pratica il judo in un corso dove incontra Claude Pascal e Armand Fernandez; E’ influenzato dalla teosofia cosmologica di Max Heindel dove lo Spirito (o Vita) si identifica con lo Spazio, e si rappresenta a mezzo del colore puro. Klein vede nella monocromia la possibilità di coinvolgere e trasportare lo spettatore in uno stato, benché momentaneo, di libertà mentale e fisica totale. Compie studi cosmogonici rosacrociani, divenendo in seguito membro della Società dei Rosacroce. Prime esperienze pittoriche dove pone le basi della teoria monocroma. 1948. Viaggio in Italia. comicia a scrivere il suo journal intime (fino al 1957). 1949. Prima versione della Symphonie Monoton. La sinfonia consiste in una sola nota ripetuta. 1950. Soggiorna a Londra lavorando presso un corniciaio dove resta affascinato dalle possibilità espressive dei pigmenti di colore in polvere. Espone in alcune sale private le sue prime pitture monocrome sotto il nome di Yves sia a Londra che in seguito a Tokyo. Nella casa della madre, Marie Raymond, incontra François Dufrêne. Assieme collaborano a Soulèvement de la Jeunesse, rivista di cultura contemporanea fondata da Dufrêne, venduta direttamente in strada e nei caffé parigini. Intraprende anche un viaggio in Irlanda. 1951-52. Viaggia in Spagna e attraverso l’Europa. Si imbarca nell’autunno 1952 per il Giappone. 1953. All’Istituto KÛ dÛ kan di Tokyo, ottiene il 4° dan di judo. 1954. Rientro in Europa. E’ nominato direttore della Federazione spagnola di Judo; espone a Madrid e pubblica una raccolta di riproduzioni di opere monocrome: dieci pagine a colori con prefazione di Claude Pascal (tiratura di 150 esemplari). Le Edizioni Grasset a Parigi pubblicano il suo libro Les Fondements du Judo. 1955. A Parigi, comincia ad insegnare il judo all’American Center, poi apre una sua scuola e nella sala, appende tre grandi monocromi (blu, bianco e rosa). Il Salon des réalités nouvelles di Parigi rifiuta un monocromo arancione di Klein. Al Salon, Klein incontra Bernadette Allain e Jean Tinguely, che gli mostra il suo primo rilievo sonoro. Prima esposizione alla Galerie des Solitaires a Parigi, vi espone monocromi di differenti colori. In visita alla mostra Pierre Restany viene presentato a Klein da Arman. In seguito Klein chiederà a Restany di curare la prefazione della sua prossima mostra. 1956. Dal 21 febbraio al 7 marzo: personale alla Gaierie Colette Allendy Yves, proposition monochromes con prefazione di Pierre Restany dal titolo La minute de verité. In agosto partecipa ai primo Festival d’Art d’Avant-Garde organizzato da Michel Ragon nell’Unité d’habitation di Le Corbusier a Marsiglia. A Yves Klein viene conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine degli Arcieri di San Sebastiano nella chiesa di Saint-Nicolas des Champs a Parigi. 1957. In gennaio a Milano Yves Klein, proposizioni monocrome, epoca blu. Mostra organizzata da Pierre Restany presso l'amico Guido Le Noci titolare della Galleria Apollinaire. Vi sono esposti undici monocromi blu dello stesso formato dipinti con blu I.K.B. (International Klein Blu). In febbraio Klein partecipa alla Prima mostra di psicogeografia alla Galerie Taptoe di Bruxelles. Due esposizioni hanno luogo in maggio in contemporanea a Parigi: Yves le Monochrome dal 10 al 25 maggio da Iris Clert e Pigment pur, dal 14 al 23 maggio, alla galleria Colette Allendy: prima peinture-feu: Feux de Bengale (16 bengalas fissati su un monocromo blu e accesi da Klein durante il vernissage. Prime sculture aereostatiche libere dal piedistallo. Premier Immatériel (una sala della galleria è lasciata totalmente vuota). L’esposizione Yves, proposition monochromes inaugura la galleria Schmela di Düsseldorf. Klein incontra Otto Piene del gruppo Zero. In giugno a Londra esposizione Monochrome, Proposition of Yves Klein alla Gallery One seguita dalla conferenza dibattito all’ I.C.A. (Institute of Contemporary Arts) sulla monocromia con la presenza di Lawrence Alloway e Pierre Restany. Partecipa ad Arte Nucleare 1957 alla Galleria San Fedele di Milano. Nello stesso anno Pierre Meury registra la Symphonie Monoton Silence. Audizione presso la galleria Iris Clert a Parigi. 1958. A Parigi in aprile, esposizione da Iris Clert Le Vide, ou la sensibilité picturale à l’état de matière première. Svuota completamente la galleria e ridipinge lo spazio interno completamente di bianco. I muri spogli della galleria sono "sensibilizzati" dalla sola presenza di Klein. Due guardie Repubblicane presidiano l’ingresso e ai visitatori, che vengono fatti entrare a piccoli gruppi, viene servito un cocktail di colore blu . Una folla numerosa si accalca di fronte alla galleria per entrare e molti sono gli scandalizzati e delusi dalla visione del "vuoto". A Düsseldorf contribuisce al primo numero della rivista Zéro, per il quale scrive il testo Ma position dans le combat de la ligne et de la couleur. Il 24 aprile espone presso i laboratori del gruppo Zero nella mostra Le tableau rouge, organizzata dagli artisti Otto Piene e Heinz Mack. Presso il suo amico Robert Godet, teorico di judo, compie le prime esperienze con "pennelli viventi" ovvero una modella nuda impregnata di pittura blu. In novembre a Parigi alla Galleria Iris Clert: Vitesse pure et stabilité monochrome esposizione di sculture e dischi blu realizzati in collaborazione con Tinguely. A Gelsenkirchen, Germania in dicembre con Werner Ruhnau elabora la teoria dell' Architecture de l’air che prevede progetti di climatizzazione dell’atmosfera, controllo dei fenomeni e manifestazioni della natura, tetti d’aria, pareti trasparenti, fontane d’acqua e fuoco assieme. Decorazione della Nuova Opera di Gelsenkirchen, costruita dall’architetto Walter Ruhnau, dove realizza con l’aiuto di Rotraut Uecker i suoi primi Reliefs-éponges. Nel foyer relizza due dipinti monocromi blu, di 20 metri di lunghezza per 7 di altezza, due grandi rilievi murali con spugne naturali blu stratificate al poliestere di dieci metri di lunghezza per cinque di altezza. Nel vestibolo: due grandi rilievi murali con spugne naturali blu di dieci metri di lunghezza per due e cinquanta di altezza. Con Ruhnau elabora anche l’idea di una école de la sensibilité, in cui le differenti sezioni vengono ripartite a Tinguely (scultura), Klein, Fontana, Piene (pittura), Ruhnau, Otto Frei (architettura), Claude Pascal, Pierre Henry, Bussotti, Kagel, Polieri (musica e teatro). 1959. In marzo partecipa all’esposizione Vision in Motion - Motion in Vision all’Hessenhuis di Anversa con Tinguely e Spoerri. Durante il vernissage della mostra realizza delle cessioni di zone di sensibilità pittorica immateriale convenzionalmente vendute ognuna al valore di un kg di polvere d’oro. Da Iris Clert, presentazione della collaborazione internazionale fra artisti ed architetti alla realizzazione della Nuova Opera e Teatro di Gelsenkirchen, Architetto: Ruhnau. Scultori: Tinguely, Kricke, Dierkes, Adams. Pittore: Yves Klein. Il 3 e 5 giugno tiene due conferenze alla Sorbona su L’evolution de l’art vers l’immateriel e L’Architecture de l’air. Esposizione Bas-Reliefs dans une forêt d’éponges alla galleria Iris Clert (dal 15 al 30 giugno). Partecipazione alla Prima Biennale di Parigi, a Dynamo 1 alla galleria Renate Boukes a Wiesbaden, Germania ed a Works in three dimensions, galleria Leo Castelli, New York. In novembre con la collaborazione di Iris Clert vende il suo primo Chéquier pour zone de sensibilité picturale immatérielle. In Belgio, pubblicazione del suo opuscolo: Dépassement de la problématique de l’art. Le Actualités Gaumont realizzano una sequenza filmata di tre minuti su Klein. 1960. A febbraio, a Parigi partecipa alla mostra Antagonismes al Musée des Arts Décoratifs, vi espone il suo primo Monogold (monocromo oro) e il progetto di Architecture de l’air. Il 9 marzo a Parigi, alla Galerie Internationale d’Art Contemporain, presenta al pubblico Les Anthropométries de l’époque bleue, vera e propria azione concettuale dove realizza una serie di impronte umane su tela e su carta utilizzando modelli viventi. Klein, in elegante abito da gala e guanti bianchi, inizia, a dirigere un orchestra di venti musicisti e cantanti che eseguono per venti minuti la Symphonie Monothon. A musica iniziata entrano in scena tre affascinanti modelle nude che cominciano a dipingersi i corpi a vicenda con vernice blu IKB e, come dirette dallo stesso Klein (che per tutta la durata della performance non tocca ne la vernice ne le modelle), con movimenti eleganti, come in una danza, si adagiano sulle tele e sui fogli di carta appesi alle pareti lasciando impresse le impronte dei loro corpi. A musica terminata, seguono venti minuti di rigoroso silenzio e contemplazione. In aprile firma della dichiarazione costitutiva del Nouveau Réalisme ed inizio della sua partecipazione a tutte le manifestazioni del gruppo. Sempre in aprile inizia le Cosmogonies: realizzazioni pittoriche ottenute grazie all’intervento di manifestazioni atmosferiche (pioggia, vento...). In maggio prima esposizione collettiva Les Nouveaux Réalistes alla Galleria Apollinaire di Milano con opere di Arman, Dufrêne, Hains, Klein, Tinguely e Villeglé. In ottobre esposizione alla galleria Rive Droite: Yves Klein, le Monochrome. Realizzazione delle Anthropometrie des Nouveaux Réalistes: impronte collettive di Arman, Hains, Raysse, Restany e Tinguely. Pubblicazione in occasione del 2° festival d’Avant-Garde del Journal d’un seul jour, Dimanche 27 novembre 1960, giornale che riporta in quattro pagine tutte le sue esperienze e progetti; in prima pagina spettacolare performance di Klein nel suo Saut dans le vide. 1961. Esposizione Yves Klein: Monochrome und feuer, al Museum Haus Lange di Krefeld, (fontane di fuoco nel parco). Prime grandi serie di Peintures de feu al Centro Sperimentale del Gas di Francia. Pitture di fuoco ed acqua. Impronte antropometriche del fuoco. Viaggio a Cascia per deporre un ex-voto a Santa Rita e negli Stati Uniti ad aprile per la sua prima esposizione personale da Leo Castelli, New York: Yves Klein, le Monochrome, in seguito alla Dwan Gallery di Los Angeles. In maggio-giugno esposizione a Parigi, Galerie J: A 40° au dessus de Dada, in luglio alla Galerie Rive Droite: Le Nouveau Réalisme a Paris et à New York. In luglio mette in scena delle sedute di anthropometrie appositamente realizzate per il film Mondo cane di Gualtiero Jacopetti presentato l’anno seguente nell’ambito del Festival di Cannes ma le immagini della performance verranno inserite, ad insaputa di Klein, nel film, in maniera del tutto arbitraria, in un contesto scandalistico travisandone il significato. In novembre a Milano, alla Galleria Apollinaire esposizione: Yves Klein: il nuovo realismo del colore, dove mostra per la prima volta i suoi Reliefs Planétaires realizzati in agosto impregnando in blu carte in rilievo dell’Istituto Geografico Nazionale. 1962. Sposa il 21 gennaio a Parigi Rotraut Uecker in una solenne cerimonia con la presenza di un ala d’onore composta da cavalieri dell’ordine di San Sebastiano, mentre la Symphonie monoton-Silence è diffusa nella chiesa. Il 26 gennaio vende una zone de sensibilité picturale immatérielle allo scrittore-poeta Dino Buzzati che lo aveva sostenuto al tempo della sua esposizione a Milano nel 1957. Intraprende i calchi individuali dei corpi dei Nouveaux Réalistes con l’idea di realizzare un grande ritratto-rilievo collettivo. Ispirato dai lavori di Krefeld con il fuoco, l’amico André Verdet scrive un poema su Klein e la sua filosofia dell’essere. Questo poema rende Yves così felice che decide di inciderlo a fuoco rosso in una Peinture de feu. Realizza due prove preliminari che spedisce a Verdet il 2 Giugno l962, quattro giorni dopo, per una crisi cardiaca, muore il 6 giugno a Parigi. Due mesi dopo Rotraut dà allla luce un figlio che chiamerà Yves. Yves Klein riposa nel cimitero di Colle-sur-Loup nelle Alpes-Maritimes. |
Ricostruzione della Symphonie Monothon di Yves Klein. Sequenza tratta da Mondo Cane di Gualtiero Jacopetti.
Lo scritto Yves Klein Stabilito che... (manifesto dell’Hotel Chelsea 1961) Stabilito che per quindici anni ho dipinto monocromi. Stabilito che ho creato delle situazioni di pittura immateriale. Stabilito che ho manipolato le forze del vuoto. Stabilito che ho scolpito il fuoco e l’acqua e dal fuoco e dall’acqua ho tratto dipinti. Stabilito che ho usato pennelli vivi per dipingere, cioè il corpo nudo di modelle vive spalmato di colore, e con questi pennelli vivi costantemente ai miei ordini tipo un po' più a destra, ed ora verso sinistra, di nuovo un po' a destra, ecc. ho risolto così il problema del distacco dall’opera nel mantenere una distanza fissa obbligatoria dalla superficie del dipingere. Dato che ho inventato l’architettura e l’urbanesimo dell’aria - naturalmente questa nuova concezione trascende il tradizionale significato delle parole architettura e urbanistica - essendo mio scopo originario rinnovare la leggenda del paradiso perduto. Questo progetto è stato applicato alla superficie abitabile della Terra con la climatizzazione di grandi distese geografiche, e attraverso un controllo assoluto delle condizioni termiche atmosferiche, nei loro rapporti con la nostra situazione d’esseri morfologici e fisiologici. (continua) |